Superbonus del 110%: è ciò che serve per la ripartenza?

Lo scenario post-emergenza è ancora nebuloso, le difficoltà logistiche all’orizzonte sembrano essere tante. Tuttavia, la strada che sembra più percorribile è quella in favore della sostenibilità ambientale, e ciò non può che essere un ottimo segnale per il settore. Incentivare il passaggio a un’energia più pulita è un passaggio fondamentale che era destinato a vedere presto la luce. Come favorire questa transizione? Il Governo ha introdotto un Superbonus del 110% per ogni intervento riguardante l’efficienza energetica e l’adeguamento sismico. Si andrà oltre l’importo effettivamente speso e verrà quasi raddoppiata la precedente soglia (65%).

Quali interventi sono compresi nella misura?

Innanzitutto, quelli di climatizzazione, realizzati sulle parti comuni degli edifici o su quelli “unifamiliari”. Impianti di microcogenerazione o di riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore sostituiranno quelli di climatizzazione invernale. In secondo luogo, lavori di isolamento termico, realizzati con materiali che rispettino i criteri ambientali minimi del Dm 11 ottobre 2017.

Possono riguardare superfici opache verticali (pareti isolanti o cappotti) od orizzontali (pavimenti e coperture) che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda del suddetto.
Anche l’installazione di pannelli fotovoltaici è inclusa nella manovra.

Contemporaneamente, si procederà con la detrazione per opere di adeguamento sismico, che dal 50% iniziale si alzerà anche qui al 110%. Lo sconto sarà possibile ottenerlo direttamente in fattura e cedere l’agevolazione all’impresa stessa, senza quindi alcun esborso economico.

Per accedere al Superbonus, il contribuente dovrà presentare i quattro requisiti seguenti:

  • progetto;
  • relazione di conformità prima dell’inizio dei lavori;
  • attestato di qualificazione energetica per la chiusura dei lavori;
  • attestato di prestazione energetica (l’Ape).

Sarà vincolante per ottenere il bonus che gli interventi comportino un salto di due classi energetiche dell’edificio.

Obiettivo finale è rendere ogni genere di immobile (famigliare e non) più sicuro, dando manforte al sistema edilizio nello stesso tempo, e ridurre notevolmente inquinamento ed emissioni. Vengono così stimolati gli investimenti privati, il Pil e l’occupazione, tutelando nel contempo territorio e ambiente.

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