Fasi di posa del cappotto: gli errori da evitare
Scegliere di utilizzare il cappotto per la propria abitazione o il proprio locale offre innumerevoli vantaggi in termini di comfort, abitabilità, risparmio ed eco sostenibilità. A questi, però, se ne aggiunge un altro molto importante: la longevità.
Un buon cappotto è un investimento eccellente in quanto, in condizioni di normale esercizio e manutenzione, può durare oltre 30 anni. Per fare in modo che questo accada, però, è necessario che tutto avvenga alla perfezione già nelle fasi di posa. E chi meglio di noi, che siamo gli esperti del cappotto, possiamo elencarti gli errori da evitare?
VERIFICA DEL SUPPORTO
In questa prima fase nulla può essere lasciato al caso. Bisogna verificare il controllo dello stato superficiale del muro, la sua durezza (a mezzo puntale d’acciaio), eventuale umidità presente nel supporto. Poi bisogna verificare l’adesione attraverso la prova di strappa e la planarità.
Basta essere superficiale in almeno uno di questi controlli per compromettere il lavoro.
SISTEMARE I PANNELLI
Se non sistemate correttamente l’accostamento dei pannelli isolanti termici si creeranno dei giunti. Qualora ve ne accorgeste successivamente dovete riempirli con della schiuma isolante e mai con malta cementizia.
IL PANNELLO DI PARTENZA
Deve essere resistente all’acqua. Mai evitare che il cappotto poggi a terra esposto a potenziale ristagno d’acqua.
POSARE L’ADESIVO
L’adesivo è l’elemento chiave. Per essere eseguito bene deve essere steso a cordolo perimetrale a 2/3 punti centrali oppure a piena superficie, stendendo la malta con spatole dentate.
VERIFICARE
Le analisi termografiche sono un ottimo modo per diagnosticare eventuali errori. Quando il cappotto è realizzato al meglio, l’immagine termografica mostra una colorazione uniforme.